Azimut Benetti
C’è un settore dell’industria italiana che non conosce crisi, naviga in acque sicure, aumenta la produzione, le vendite, l’export, il fatturato, l’occupazione, e guarda al futuro con la consapevolezza che difficilmente questi primati possano essere scalfiti. E’ il settore della nautica, in particolare della grande nautica, quella dedicata alla produzione di super yacht e mega yacht, un comparto in grado di esaltare capacità ingegneristiche e design, oltre che valorizzare l’integrazione tra industria e artigianato.
In Italia se ne parla poco, spesso focalizzando l’attenzione su aspetti collaterali, che scalfiscono l’immagine reale del comparto (lusso sfrenato, esibizionismo, evasione fiscale). Ma la realtà è un’altra, e non mancano esempi virtuosi, capaci di regalarci consenso internazionale.
La prova più recente arriva dal Regno Unito, sede di Boat International, prestigiosa rivista nautica che dal 1992 analizza i dati del mercato dei superyacht per mostrare la portata di un settore dall’importante ricaduta a livello globale. Ebbene, per la 23ma volta consecutiva il gruppo Azimut-Benetti si è classificato al primo posto del Global Order Book, la classifica annuale dei più grandi costruttori di yacht (189 cantieri attivi nei 5 continenti). Un successo prestigioso, che coinvolge anche altri grandi nomi della nostra nautica, come Sanlorenzo (2°), The Italian Sea Group (8°), Overmarine (10°), Palumbo (12°), Baglietto (13°), Cantiere delle Marche (19°). Tra i primi tre cantieri più produttivi figurerebbe anche il Gruppo Ferretti, ma come già avvenuto in passato la holding guidata dall’avvocato Alberto Galassi è rimasta fuori dal ranking per non aver fornito dati precisi sull’entità del proprio orderbook. Stesso discorso per gli inglesi di Sunseeker e Princess.
Il primato di Azimut-Benetti si spiega con numeri da record: in cantiere ci sono 168 progetti in fase di realizzazione, equivalenti a 5.991 metri di lunghezza! E nell’ultimo anno – vale la pena ricordarlo - l’azienda fondata da Paolo Vitelli ha incrementato il proprio portafoglio ordini fino al 2027 registrando un valore della produzione superiore a 1.2 miliardi di euro per l’anno in corso.